Sonificazione e accessibilità museale per malati di Alzheimer

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Lo studio

Il protocollo delle visite si ispira ad un’esperienza simile svoltasi in passato presso il MoMa di New York con l’aggiunta, appunto, di musiche, suoni e parti recitate. L’intento della sonorizzazione è stato duplice: quello di “taggare” sonoricamente gli spazi museali per diminuire il rischio di disorientamento dei partecipanti e, in un secondo momento, quello di dare “voce” alle opere per aumentare lo stato attentivo dei visitatori e creare una connessione più profonda con l’opera.
Ringrazio Simone Savogin e Federica Spreafico che hanno prestato la loro voce alle opere e il museo Vela per aver accolto l’idea. Con Dario Galbusera ho progettato la soluzione tecnologica, mentre la supervisione scientifica è stata affidata a Danilo Spada e Maria Chiara Ciaccheri.
L’esperienza si è rivelata positiva e in molti casi ci sono stati momenti molto belli e inattesi: come quando un signore descrivendo un quadro ha detto “vedo una famiglia felice che cerca la pace, ed oltre la montagne...la luce” oppure, indicando una statua “questa è una bambina a cui tutti vogliono bene, è molto amata dalla sua famiglia”.
Video by Johanna Worton

Description

All’interno del progetto Brainart ho potuto lavorare ad uno studio pilota riguardante l’utilizzo di musica e suoni come supporto nelle visite museali dedicate a persone affette da Alzheimer.

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