Limite. Ad ogni postazione mutlimediale dell'allestimento corrisponde un paesaggio sonoro interattivo. Ogni paesaggio sonoro è introdotto da un suono, in antitesi con il messaggio visivo, che è simbolo di un limite critico dell'ambiente mostrato. Le persone sono invitate a sorpassare il limite fisico di una fruizione passiva attivando e modificando con il proprio movimento le postazioni multimediali, scoprendo, oltre il suono-limite, melodie e suoni di mondi lontani.

Esplorare. Il materiale di partenza della composizione musicale è stato registrato sulle montagne lecchesi. Nello specifico sulle Grigne, sulla parete Gamma dei piani d'Erna e nei boschi circostanti ad essa. Questi luoghi rappresentano l'alfa e l'omega della vita alpinistica di Carlo Mauri e da qui ho voluto far partire il nostro viaggio sonoro. Nello sviluppo dell'opera, questi suoni locali, tramite elaborazioni elettroniche, si espandono e si connettono con territori sonori esotici andando a creare un sundscape dal sapore universale e multietnico.

Cooperare. Le musiche di ogni postazione sono connesse e coordinate tra loro tramite un sistema tecnologico ad hoc: il risultato è che solo attraverso la cooperazione simultanea di più persone possiamo scoprire l'intera composizione musicale.